Cima Lepri m. 2455 - 10 luglio 2011 - Website di Franco Fochesato

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Cima Lepri m. 2455 - 10 luglio 2011

 

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Dalle Macchie Piane.
Ci troviamo nei Monti della Laga, le montagne più elevate del Lazio. Al confine di tre Regioni (Lazio, Abruzzo e Marche) e di quattro Province (Rieti, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo).
Si tratta di un massiccio a pianta grosso modo circolare, che misura una trentina di chilometri di diametro. Ripida e compatta sul versante laziale e sulla conca di Amatrice, la Laga scende con profondi valloni sul versante marchigiano e sul più esteso versante teramano. Al contrario di tutti gli altri gruppi appenninici maggiori, la Laga non è costituita da calcare: le rocce del massiccio sono marne ed arenarie, tenerissime e quindi profondamente plasmate dagli agenti atmosferici. Le vette principali si allineano su un asse nord-sud.
6 partecipanti alla gita sociale di questa domenica 10 luglio 2011 a Cima Lepri.
Però tempo bellisimo, anche quasi troppo caldo fino a quota 2000 m, poi molto gradevole.
Chiazze di neve, rivoli d’acqua e cascatelle lungo il percorso, … ma anche tantissimi fiori.
Pochissimi bovini e niente pecore, ma diversi altri escursionisti; percorso pulitissimo e panoramico in tutta la sua lunghezza.
Pranzo al sacco a Cima Lepri sopra un nevaio.
Grande soddisfazione di tutti i partecipanti per le bellezze di questi Monti della Laga.
Di seguito, per documentazione e future ripetizioni, la descrizione dell’itinerario.
La salita alla Cima Lepri (anche conosciuta come Monte Jaccio Porcelli) parte da Amatrice (955 m.), dalla quale si raggiunge la frazione di S. Angelo (1009 m., 5 km) e poi il pianoro delle Macchie Piane (1550 m., 8 km da S. Angelo). Fin qui in macchina.
Si segue la mulattiera che obliqua verso ds. (sud), sale un po’ direttamente verso Pizzo di Sevo, e poi piega definitivamente a ds. a mezza costa. Secondo la leggenda, si tratta del "Tracciolino di Annibale", cioè del percorso seguito dalle truppe cartaginesi dopo la battaglia del Trasimeno per evitare il fondovalle a loro ostile. Dopo un primo ed un secondo costone, si prende il ramo di sinistra e si sale alla Sella di Jaccio Porcelli (2119 m., ore 1.30).
Si prende a destra dapprima per tracce di mulattiera e successivamente per i larghi dossi del crinale. Scavalcati un paio di cocuzzoli minori, si perviene in vetta (2445 m., 1 ora dalla Sella – totale ore 2.30).
La discesa, per lo stesso itinerario, richiede circa 1 ora e 45.
Volendo, da Cima Lepri si può proseguire per cresta fino alla vetta di Pizzo di Moscio (2411 m.). L’estensione richiede, andata e ritorno, circa 2 ore.

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